Neda Agha-Soltan

(Teheran, 23 gennaio 1983 - 20 giugno 2009)

Avete avuto bisogno di una morte in diretta per capire che a volte si muore davvero. Che ci sono momenti in cui nessuno si può permettere le piacevolezze del virtuale. La lotta del mio popolo ha avuto bisogno del mio bel volto ricoperto di sangue per bucare i vostri schermi, i vostri occhi e i vostri cuori. Neda vuole dire in iraniano “voce”, ma io non parlo più. Continuerò solo a guardarvi da quel fotogramma, finchè tutto non sarà finito.

Potrò fare festa allora. Ricominciare a cantare, perchè non sarà più vietato. Pregare con il cuore felice, perchè non sarà più obbligatorio. Baciare, abbracciare e amare Caspar, il mio uomo, perchè non dovrò più chiedere permesso a nessuno.

Ma ci saranno ancora giorni di paura prima che questo accada. Ci vorrà molta memoria per non dimenticare tutte le Neda del mondo. Non temete. Adesso tocca a voi. Solo a voi. Rispecchiatevi nel mio viso, perdetevi nei miei occhi. Ritroverete coraggio. Ritroverete la voce. La dolce lotta per la libertà continua tra le vostre ciglia e i vostri sorrisi.